Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «Le sfere»

Carmelo Nino Trovato «Le sfere»

 




 

Uomo dormiente

 

La vita come un sogno,

un incanto,

l’uomo un mistero

che in esso

sale e discende,

lo colora,

ma sempre di sua luce

si compenetra.

Il pensiero

rimane sulla sua soglia,

il cuore si riempie

del suo profumo,

il volere di una forza

che si annulla.

Chi sei tu, uomo?

Figlio di un dio sconosciuto,

di un demone amico

che ti corrompe,                                                           

un angelo tra gli angeli,

anima celeste o animale.

Chi sei tu, uomo?

Per quanto il pensiero

possa sorreggermi,

tu rimani per sempre

il mio mistero.

 

 

Lirica e dipinto di Raffaele Sganga

 




 

Passero sull'erba

 

Un mattino di tardo autunno

ha portato un rado nevischio,

speranza di neve,

candida e gelida luce

che in fiocchi rischiara il paesaggio.

Un passero frettoloso

plana sull’erba rigida di gelo,

compone la sua danza saltellante,

poi rivola lontano verso i tetti,

verso altri giardini

che il rado nevischio

non imbianca ancora.

 

 

Alda Gallerano

 




 

L’antèsi della rosa

 

Pietro sculco Rosa rossa

 

Cosí inquieto fra le ombre vaga

il fantòma dell’ignara gente

che nel mondo si trattiene

per scambiare inutilmente

del carbonio per ossigeno.

Ma una goccia negli eoni scava

e fra i sassi pur si desta

come un flebile volere,

un impulso che conduce

elettroni nella fòlgore

e trascina con vigore

dall’inerzia all’azione.

E la fiamma che non brucia

quindi scocca fra le ciglia

conferendoci pensieri

di un aspetto adamantino

che redimono quel drago

che ci pulsa dentro al petto

e scatena intemperie

fra le ugole dei vinti.

Una rosa senza spine

si dischiude qui davanti:

dentro i petali c’è sangue

che fluisce lungo il Tempo,

ma nel gambo verde linfa

che proviene dall’Olimpo.

 

 

Pietro Sculco

 




 

 Vento

 

Il caldo vento marino

replica le sue onde

sui tuoi profumati

e fluenti capelli.

Riflessi di sole

illuminano il tuo viso

appagato di una felicità

oltre l’Orizzonte.

Profumi e colori

di una terra selvaggia

e lontana

risuonano nei tuoi occhi

profondi come il mare,

ed io,

viaggiatore dei ricordi,

scruto nelle dimensioni

del tempo

trovando le nostre anime

assetate per sempre

del fuoco dei nostri cuori.

 

 

Kether