Sul Calendario dell’Anima

Digressioni

Sul Calendario dell’Anima

 

9a settimana – dal 2 all’8 giugno

 

Settimana complementare (53 a – 9a = 4a) – dal 2 all’8 febbraio.

 

Oltre l'ombra

 

9a

«DIMENTICANDO il mio volere personale

il calore cosmico, annunziando l’estate,

mi COLMA l’essere dello Spirito e dell’anima.

La visione spirituale mi impone

di perdermi nella luce,

e un presagio mi annuncia con forza:

perditi, per ritrovarti».

 

 

9a  Ci si accorge subito che, in questa 9a settimana, quale ottava superiore della 3a, torna il tema del “dimenticare” (che nella 3a recitava che il Sé dell’uomo era già “dimentico di se stesso”). In piú, ora il calore e la luce universali COLMANO il proprio essere animico/spirituale, che nella 3a iniziava a fondare se stesso: “…fondo il mio vero essere”. E mentre nella 3a il Sé parlava all’universo, ora la visione spirituale, potenziata dall’azione del calore e della luce universale, parla in forma di presagio all’essere umano, indirizzandolo ancora a perdere un’altra delle forze dell’anima, quella del VOLERE, soprattutto egoico/personale. Va notato come ciò fa seguito a un processo simile, che nella scorsa settimana ha riguardato il PENSARE, e che nella prossima riguarderà in un certo modo il SENTIRE. Si dovrebbero collegare questi fatti all’esigenza che l’Essere Divino, quando vuole unirsi alla nostra anima attuale, la deve trovare scarsamente ancorata alle tre forze troppo gestite dagli Ostacolatori, ancora troppo personali, quindi necessitate a dover essere in qualche modo depotenziate. Di conseguenza, nelle settimane 8a, 9a e 10a, grazie all’azione naturale del calore e della luce agenti con potenza crescente sui sensi, tutta la coscienza diurna dell’uomo viene attutita, portata quasi a livello di sogno. Vedremo come, dopo la settimana 11a, centrale fra le sette che consideriamo, ci saranno gli effetti relativi, nella 12a, 13a e 14a.

 

 

Rigogliosa vegetaura

 

44a

RAMMENTANDO l’avvenuta nascita

del proprio Spirito

la chiarezza dell’anima,

afferrando nuovi stimoli dei sensi,

COLMA il rigoglioso,

sconvolgente divenire del mondo

con la volontà creatrice del mio pensare.

 

 

44a  Il motivo polare complementare si mostra subito nella contrapposizione DIMENTICANDO, RAM­MENTANDO, ma anche l’inversione dei ruoli di chi COLMA. Nella 9a viene colmato dal calore e dalla luce universale il nostro essere animico/spirituale, al fine di condurlo quasi passivamente avanti nel suo divenire. Nella 44a, quel VOLERE personale quasi svanito, è ora, invece, capace di COLMARE attivamente, come “volontà creatrice” del Sé e nella chiarezza dell’anima, il divenire del mondo, di quell’universo in cui si era perduto per ritrovare il proprio fondamento. Quel Sé che, nato nelle 12 Notti Sante, si è via via sempre piú rafforzato in se stesso, fino a divenire capace di collaborare, con la propria volontà creativa, assieme alle Gerarchie.

 

 

10a settimana – dal 9 al 15 giugno

 

Settimana complementare (53a – 10a = 43a) – dal 26 gennaio al 1° febbraio

 

Liberazione dell'essenza

 

10a

«Nelle ALTEZZE ESTIVE si solleva

l’essere splendente del Sole;

esso attira a sé, nelle ampiezze cosmiche,

il mio sentire umano.

Presago si agita nell’intimo del CUORE

un sentimento, annunciandomi ottusamente:

“Un giorno riconoscerai,

ora ti ha percepito un Essere divino”»

 

 

10a  Continua, sempre piú fortemente avvertita da chi vuol conoscere le esperienze dell’anima sua, l’ascesa di essa verso gli spazi universali al seguito dello Spirito del Cristo, seguito da Michele. Essi, sin dall’8a settimana, vogliono unirsi alle anime umane, attirandole col calore e la luce del Sole verso le ampiezze cosmiche. Come nell’8a settimana era interessato il pensare, e nella 9a il volere, ora è il sentire che subisce questa forte attrazione, che lo porta a far sperimentare un certo stato d’animo, avvertito nella coscienza come un vago sentimento rivolto al futuro, presagente qualcosa che ancora non è, ma diverrà piena realtà tra poco (come vedremo nella 13a settimana). Questo sentire fa risuonare parole che penetrano nell’anima misteriosamente, quasi incomprensibili dal pensare ormai evanescente, come provenienti da lontananze ancora insondabili, come una nostalgia del futuro, se si accetta il paradosso. Il messaggio è un annuncio, un’annunciazione! Come se anche nella nostra anima, presto, dovesse avvenire l’opera di uno Spirito.

 

Tale fatto, se vissuto coscientemente, appartenendo cosí alle esperienze dell’oltre la Soglia, si presenterà in forma invertita: per l’Io percipiente quell’Essere, l’esperienza sarà: “ora sono percepito”. L’immagine, che dovrebbe accompagnarci nel meditare questo mantram, è parallela a quella che vivremo nel post mortem, quando, dopo il Kamaloka, il Cristo ci porterà con Sé fino ai confini del cosmo spirituale, in una espansione del nostro essere fino all’estremo limite dell’universo, dove si avvertirà che esso è tutto, che tutto è Io, che Io è tutto e tutto è in me. A quel punto, conosciuto come quello della Mezzanotte cosmica, se il nostro rapporto con il Cristo nell’incarnazione sarà stato quello giusto, allora Egli ci affiderà a un altro Essere, allo Spirito Santo, che ci accompagnerà fino alla prossima incarnazione. In questa ulteriore fase, il nostro essere animico/spirituale, ritornando verso i regni terreni, affronterà una continua contrazione, contraria all’espansione precedente, fino a potersi immettere nella sostanza che i futuri genitori metteranno a sua disposizione per la futura incarnazione.

 

Questo grandioso quadro delle vicende del post mortem, in una forma molto inferiore, ma simile, la nostra anima lo compie dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’autunno, piú esattamente, dal tempo della Pasqua fino al tempo della festività dell’Arcangelo Michele (29 settembre). In questo periodo di circa metà di un anno, l’anima umana è portata a partecipare sempre piú alla Vita universale, con un acme del­l’espansione e unione/comunione nella 13a settimana, per poi riaddensarsi in sé fino alla 26a settimana, quella di Michele, in cui essa rientrerà di nuovo, e completamente, nella corporeità fisica. Per chi ama fare nessi, in fondo è anche ciò che, in forma ancora ridotta, ma sempre simile, accade nel ciclo delle 24 ore, con l’alternarsi della coscienza di sonno, sopravveniente con la fuoriuscita dell’Io e dell’astrale/anima, e quella di veglia con il successivo loro rientro nel corpo eterico e fisico. Si dovrà imparare, durante l’anno, con il meditare i mantram di ogni settimana, ad avere sempre presente in quale punto ci si trovi delle fasi di espansione e contrazione dell’anima, e del relativo stato della coscienza e autocoscienza. Ciò aiuterà molto a comprendere le profonde metamorfosi che, via via, si attuano nell’anima durante l’intero anno.

 

 

Acque

 

43a

«Nelle PROFONDITÀ INVERNALI

si riscalda il vero essere dello Spirito;

dà all’apparenza cosmica potenza d’essere

attraverso le forze del CUORE;

il fuoco dell’anima nell’interiorità dell’uomo

si rinforza, nonostante il freddo cosmico».

 

 

43a  Nella settimana complementare, gli aspetti polari, su cui si richiama sempre l’attenzione (anche con lo scriverli in lettere maiuscole), sono evidenti. Ma qui le forze del sentire, potentemente presenti nel cuore quale luce e calore del fuoco animico, saranno capaci di dare essenza d’essere a quanto appare, normalmente, solo come parvenza del cosmo. La capacità del freddo esteriore di questo momento dell’anno, è quella di indurre la massima concentrata potenza delle forze dell’anima. Il pensare e il volere, evocati dal vero sentire, danno al cuore umano la capacità di effondere Amore morale nei mondi. L’amore è Saggezza rinata nel cuore. È una esperienza che si è già vissuta nei mesi precedenti, e che si rivivrà nell’anno futuro, ma potenziata dall’esperienza aggiunta di un anno in piú della propria incarnazione.

 

 

11a settimana – dal 16 al 23 giugno

 

Entrata del Sole in Cancro – Inizio Estate

 

Settimana complementare (53a – 11a = 42a) – dal 19 al 25 gennaio

 

11a

«In quest’ora solare,

sta a te riconoscere

il Saggio Annuncio:

abbandonato alla bellezza del mondo,

vivendo, sentire in te:

“L’Io dell’uomo può perdersi,

per ritrovarsi nell’Io universale”».

 

 

Nella luce

 

11a  Si devono sempre seguire i ritmi del tempo, essi, nel Calendario dell’Anima, innervano e sostengono i misteri del divenire dell’Essere del Tempo secondo il numero 7, quello delle settimane; di esso ci si dovrà servire continuamente per questo straordinario Calendario.

 

Abbiamo già visto che, seguendo le leggi del ritmo, ogni settimana si pone all’ottava superiore delle sette che la precedono. In questo caso, tale settimana precedente è stata la 4a. Se riprendiamo i versi di quel mantram, noteremo che, anche allora, il sentire (sentimento) dava questo annuncio all’anima: “Io sento l’essenza del mio proprio essere.” Ora, chiuso un ciclo di maturazione degli eventi animici che si sono descritti nelle 7 settimane precedenti – che hanno riguardato il “perdersi” delle tre forze dell’anima: pensare, sentire, volere – a causa dell’ingresso del Sole nella costellazione del Cancro, che inaugura la stagione estiva dal 21 giugno, il processo di espansione/dispersione interessa definitivamente anche il nostro Io.

 

Mentre nella 4a settimana si sentiva “l’essenza del proprio essere”, ora, rapito dal calore, dalla luce e dalla bellezza dei mondi, il nostro Io ci vuole abbandonare. Esso vuol seguire il Cristo nelle ampiezze celesti, al seguito del rappresentante stellare dell’Io universale, al Sole che, dal 21 al 24 giugno raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte. Il Sole deve divenire un simbolo vivente e reale dell’esperienza del nostro Io.

 

Faccio notare, che questa settimana, è opposta alla 38a, quella che, andando dal 22 al 28 dicembre, ha in sé il Natale, ovvero la settimana con il Sole piú “basso” sull’orizzonte di tutto l’anno. Accenno, per riprenderlo nella prossima, al fatto che in questa 11a settimana, il 24 giugno, cade la festività della nascita di San Giovanni Battista. Come si sa, Egli nacque sei mesi prima del Gesú nathanico, la cui nascita avvenne appunto durante la 38a, nella notte tra il 24 e 25 dicembre. Qui, per chi vuole, vi sono chiari segni della cosiddetta “Scrittura stellare”, quell’AstroSofia che, rapita e dispersa da Lucifero negli spazi, ci viene presentata solo in forma arimanizzata, come aridi, algidi calcoli matematico/geometrici.

 

Quindi, ecco il senso finale di questa settimana: dobbiamo comprendere e accettare che il nostro Io perda quasi la coscienza di sé. Ciò ovviamente è molto pericoloso, ma necessario! Ben presto capiremo che, senza questo momentaneo perdersi, non potrebbero avvenire fatti della massima portata durante l’estate, specie con il Sole in Cancro, quel tempo che viene giustamente indicato nel mito di Parsifal.

 

Infatti, è con il Sole in Cancro che egli giunge per la prima volta al Castello del Graal, quando è ancora il “povero folle”. È un evento pericoloso, si diceva, e molti ego si ritraggono spaventati, volendo rimanere incatenati al pensare legato ai sensi, alla razionalità che non darà mai il passo ai bisogni dell’anima cosciente.

 

Ma il “Saggio Annuncio” dice: “Perditi, per poterti ritrovare”, ed è davvero un Saggio Annuncio, perché viene dall’Io universale: l’Eterno Mascolino che ci attira eternamente a Sé. Come ultimo fatto, è da notare che questa 11a settimana, è quella centrale delle 7 che vanno dalla 8a alla 14a: nelle prime tre si è trattato delle tre forze dell’anima, nell’11a centrale dell’Io… Vedremo nelle prossime tre le corrispondenze ritmiche.

 

 

42a

«In questa oscurità invernale,

la manifestazione della propria forza

è il piú potente impulso dell’anima;

dirigerla nelle tenebre

e presagendo, presentire

attraverso le forze del cuore

la manifestazione dei sensi».

 

 

Dall'oscuro alla luce

 

42a  Qui la situazione, come sempre, è complementare. Il nostro Sé, nato al Natale nell’oscurità e nel freddo invernale, è tutto concentrato in sé, e come essere di volontà morale vuole agire nel mondo, vuole manifestare all’esterno di sé la propria forza creativa vivente, vuole dirigerla nelle tenebre, sapendo già, in anticipo, che tra breve la Natura si manifesterà in tutta la sua potenza col solstizio del 21 marzo, quando le anime che si erano sprofondate nelle profondità ctonie, inizieranno a fuoriuscire dagli anfratti della Terra per slanciarsi all’esterno e poi nello spazio cosmico. In quel tempo, finalmente Demetra potrà riabbracciare la figlia Persefone che, secondo il mito, per i sei mesi precedenti era stata prigioniera degli Dei inferi. La differenza con le esperienze dell’11a settimana è che qui, in questo tempo futuro, ma anche già vissuto nei mesi scorsi, sono le forze del cuore a presagire, forze coscienti e amanti, che si sono nutrite, grazie al Sole/Cristo, del Calore che ha “riscaldato i cuori”, e della Luce che ha “illuminato le menti”, motivando le volontà umane a portare “a piena mèta” il loro agire sulla Terra.

 

 

12a settimana – dal 24 al 29 giugno

 

ATMOSFERA DI SAN GIOVANNI

 

Settimana complementare (53a – 12a = 41a) – dal 12 al 18 gennaio.

 

Calendario dell'anima

 

12a

«La bellezza splendente dei mondi

mi costringe a liberare, dalle profondità dell’anima,

le forze divine della mia propria vita

per il volo cosmico;

mi costringono ad abbandonare me stesso

per ritrovarmi, pieno di fiducia,

nella luce e nel calore del mondo».

 

 

12a  L’anima, similmente a una sfera in continua espansione, continua nel suo volo cosmico, accompagnata da tutta l’infinita moltitudine degli esseri animici collegati alla Terra. Il calore la plasma sempre piú in forma cosmica, mentre la luce la beatifica con l’infinita capacità di creare viventi immagini, raggianti colori e forme di rapente bellezza.

 

Nelle quattro settimane precedenti, le forze divine dell’anima, sottoposte a questa metamorfosi, si sono sperse per i mondi animico/spirituali, per ultimo, seguendo il “Saggio Annuncio” della settimana precedente.

 

Si è visto, poi, che anche l’Io si è voluto “perdere per ritrovarsi nell’Io universale”. I versi di questa settimana sono tutti pronunciati e vissuti dal nostro Io. Egli si sente “costretto” dalla bellezza  dei mondi a liberare le forze del pensare, sentire, volere, affinché si librino verso il loro vero fondamento: il pensare vola verso le stelle fisse, il firmamento; il sentire va verso le esperienze della prenascita, il volere torna all’ultima vita vissuta in Terra. L’Io, a sua volta, avverte la “costrizione” di abbandonare se stesso, la coscienza di sé, l’autocoscienza, ma lo fa pieno di “Fede”, di fiducia nell’Io Divino universale. Presagisce che, in un certo momento futuro, egli potrà ritrovare se stesso, non piú identico a prima ma mutato in senso superiore. Avvertirà, nella nuova coscienza riconquistata, di aver potuto “misteriosamente mutare mente”, durante un “Sogno d’estate”.

 

Molte cose accadranno durante questo volo dell’anima nei mondi delle onde spirituali risplendenti di luce, ma prima dovrà scoccare un’ora fatidica, durante la notte di San Giovanni. Le anime/Io in volo si perderanno, “bruceranno” in un fuoco igneo l’antico proprio esistere, grazie alle forze di Giovanni/Uriele e dello Spirito Santo inviato dal Cristo. Bruceranno gli antichi io/ego nutriti da Lucifero, “muteranno mente”, affinché, in futuro, possano ritrovarsi guidati dal Nuovo Lucifero redento dal Cristo, Dovranno nutrirsi di un Cibo/Dono celeste nel tempo del Cancro, nel tempo di Parsifal e del Graal. L’antica Luna dovrà essere superata utilizzando le forze ignee del calore Saturnio, che ha il suo domicilio in Cancro… Ma l’anima umana non può ancora fare ciò da sola, deve affidarsi a supreme forze celesti, in cui “perdersi, per ritrovarsi un dí futuro”.

 

Nel commento alla settimana precedente si è detto di piú su questo tempo. Da questa morte degli Io antichi, luciferizzati, discendenti del primo Adamo/Giovanni, quale successivo portatore dell’Io del Gesú nathanico ai tempi di Palestina, dovranno nascere nel cielo, anzi, rinascere “dal” cielo i nuovi Io/Adamo/Gesú, grazie alle tutte nuove forze del risorto Io/Giovanni/Lazzaro.

 

Che moltissimi uomini ancora non sappiano nulla del divino compito di Giovanni – compito con cui fu unito come “figlio” alla “Madre” di tutte le anime umane, compito loro affidato dal Cristo sulla Croce – non impedisce che ogni anno, durante questo tempo del Cancro, le forze del Mistero del Graal agiscano. Il Calendario dell’anima è “una vera Via di conoscenza, che vorrebbe condurre lo spirituale dell’umano alla COMUNIONE con lo spirituale dell’universo”, e il glifo della costellazione del Cancro, che a questo addita, non a caso è anche il simbolo presente sulle copertine dei libri di Antroposofia, della Scienza del Graal!

 

 

Luce e ombra luce

 

41a

«La potenza creatrice dell’anima anela,

dalle profondità dell’anima,

a infiammare le forze divine

per un retto agire nella vita umana,

a plasmare se stessa

nell’amore e nell’opera umana».

 

 

41a  Come ormai si è sempre piú riscontrato nelle settimane complementari, dove appare il tessere del tempo che plasma il divenire dal futuro al presente, si nota come lo stato d’animo, le esperienze dell’anima umana che l’uomo vivrà, sono come un frutto, un epilogo di quelle attuali, come se il vissuto attuale tendesse a un risultato che, poi, si realizzerà. Nello specifico, mentre nella settimana 12a le forze divine dell’anima, e ancor piú l’Io, si sono abbandonate nelle mani degli Dei, nella futura 41a settimana il proprio Sé (La potenza creatrice dell’anima) vuole con tutto se stesso “infiammarle”.

 

Si sa che il nostro Sé, che nascerà nel tempo opposto al­l’attuale (24 giugno), cioè nelle 13 Notti Sante partenti dal 24 dicembre, è un essere di volontà morale, di volontà sacrificale, capace, quindi, di plasmarsi agendo secondo libere intuizioni della sua fantasia morale, capace di creare un Karma solare di libertà “nell’amore e nell’opera umana”, al servizio dell’uma­nità, e contemporaneamente al servizio dei mondi.

 

 

Mario Iannarelli (3. continua)